Uomini in carriera: come essere sempre eleganti
Il tema dell’outfit da ufficio è spesso declinato al femminile, in realtà per l’uomo in carriera il proprio aspetto fisico è di fondamentale importanza e può giocare un ruolo chiave nelle relazioni.
Il look, infatti, ha un’influenza notevole sulla percezione della propria persona, ecco perché il business man deve essere trendy e ricercato, curato ma non troppo eccentrico e con il giusto grado di personalizzazione. Vediamo quindi alcuni elementi fondamentali da non trascurare nella scelta dei propri look.
Gli accessori immancabili
Nei look maschili i dettagli fanno la differenza perché permettono a un completo standard o un abbinamento classico come jeans e camicia, di avere quel tocco di eleganza e ricercatezza in più.
Ci sono quindi molti accessori che possono impreziosire il look, tra questi troviamo l’agenda in pelle. Spesso molto sottovalutata o addirittura rimpiazzata dagli smartphone, l’agenda in pelle ha un fascino senza tempo ed è in grado di comunicare professionalità e raffinatezza.
Altro oggetto davvero immancabile è l’orologio, proprio perché simbolo di prestigio e ricercatezza. L’orologio è un elemento in grado di far trasparire la personalità di chi lo indossa e il suo stile. Tra gli orologi maschili più gettonati troviamo sicuramente il Deepsea, un modello estremamente elegante ma anche moderno (e per questo adatto anche ai più giovani), reperibile in punti vendita specializzati come la Boutique Rolex di Pisa Orologeria a Milano. Chi preferisce andare sul classico può invece scegliere un modello vintage dalle linee essenziali e con cinturino in pelle. In sintesi, la scelta dell’orologio non è semplice, ma il consiglio è quello di sceglierne pochi ma in grado di rappresentare al meglio la propria individualità.
Passiamo ora alla borsa, spesso erroneamente associata solo alla moda femminile. Anche la borsa è uno di quegli elementi in grado di comunicare professionalità, specialmente se in pelle e con uno stile retrò. Attenzione alle rifiniture, fanno la differenza!
Cravatta: sì se sartoriale
Lo dimostrano i dati provenienti dal Centro Studi di Confindustria Moda, l’export della cravatta ha registrato una diminuzione di quasi il 10%. L’attenzione degli uomini nei confronti di questo capo non è scomparsa, si è semplicemente spostata. Infatti, proprio per il valore e per la cura del dettaglio che il capo in sé rappresenta, molti uomini preferiscono rivolgersi al mondo della sartoria, così da avere pezzi unici, personalizzati, realizzati da piccole realtà locali.
In sintesi, acquisti più sporadici, ma di qualità più alta. Sembrerebbe, inoltre, che il valore affettivo stesso nei confronti della cravatta sia cambiato, proprio in un periodo storico in cui non viene più vista come un obbligo, ma anzi, un piacere personale, un modo per accrescere il proprio fascino e conseguentemente la fiducia in sé stessi.