Welfare e stipendio: 7 su 10 preferiscono il benessere fisico e mentale rispetto a un compenso più alto
Se doveste scegliere fra un welfare che prevede benefici per la vostra salute o uno stipendio più alto, cosa fareste? Fino a qualche anno fa, la risposta “stipendio” sarebbe stata prevalente, ma oggi non è più così. Infatti, il 70% dei lavoratori dichiara di considerare più importante il proprio benessere rispetto a uno stipendio più alto.
Non si tratta di non dare valore ai soldi, bensì di darlo alla propria salute. “Si lavora per vivere, non si vive per lavorare”, si diceva una volta. Beh, questo antico adagio sempre proprio essere tornato di moda.
Più benefits e meno soldi? Va bene…
Un recente sondaggio globale riportato dalla testata CFO.com mette in evidenza che i dipendenti stanno dando priorità al wellbeing come mai prima d’ora: il 70% degli intervistati afferma che sceglierebbe un solido supporto per la salute mentale rispetto a uno stipendio più alto.
Inoltre, il 62% degli intervistati non aveva mai utilizzato i benefit offerti dal datore di lavoro e il 40% ha dichiarato di non averne ricevuto alcuno. Mentre in ambito salute mentale, il 49% dei lavoratori ha affermato di non aver mai avuto accesso ad alcun supporto per la salute mentale sul posto di lavoro. Il desiderio, in tal senso, è molto forte.
Ma, in Italia, come è possibile incrementare gli investimenti nel welfare? Alla domanda provano a rispondere numerosi eventi e iniziative, tra cui il Richmond Welfare e wellbeing forum, fissato dal 25 al 27 giugno a Gubbio. Un evento pensato per professionisti HR e figure impegnate in ambito welfare, salute e inclusione, protagonisti nell’elaborazione e nell’attuazione di politiche orientate al benessere aziendale.
Sarà un’occasione speciale a cui parteciperà anche la campionessa di scherma Bebe Vio, che nelle sue recenti interviste ha più volte sottolineato il valore del benessere anche nel contesto lavorativo; un ambito che, nel suo caso, coincide con quello sportivo.
Le diverse richieste dei lavoratori
Secondo l’ultimo Rapporto Eudaimon Censis intitolato “Lavoro, aziende e benessere dei lavoratori: un’epoca nuova”, emerge chiaramente che 8 dipendenti su 10 chiedono ai propri datori di lavoro maggiori soluzioni in ambito welfare.
Oltre l’80% degli intervistati sostiene che lo Stato e le istituzioni dovrebbero impegnarsi di più per promuovere il benessere psico-fisico di chi lavora. La richiesta di un supporto concreto anche da parte delle aziende è segno che il tema del welfare aziendale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel miglioramento della qualità della vita lavorativa. A confermarlo sono i numeri: mentre l’88,9% dei lavoratori italiani conosce il concetto di welfare aziendale, l’85,7% esprime il desiderio di vederlo introdotto nella propria realtà professionale o potenziato nei contesti in cui è già presente.
Ma quali sono i benefits più richiesti? L’attenzione alla salute fisica e mentale: la prima è fondamentale per il 79,5% dei dipendenti, quella mentale preoccupa invece il 70%, mentre il 41,8% degli intervistati manifesta la necessità di un welfare coach, un consulente esperto, che possa fungere da guida per orientarsi nella scelta dei servizi aziendali all’insegna di suggerimenti e indicazioni su sanità, assistenza a non autosufficienti, previdenza sociale e assicurazioni.
“In un contesto italiano in cui è sempre più difficile conciliare l’offerta da parte dei manager e le aspettative della forza lavoro, Richmond Italia ha riconosciuto l’esigenza crescente di uno spazio di confronto concreto e mirato” di Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia. “Le dinamiche del lavoro stanno cambiando rapidamente: se da un lato le aziende sono chiamate e trattenere e motivare i talenti in un mercato sempre più competitivo, dall’altro i lavoratori cercano ambienti che valorizzino il benessere, la flessibilità e l’equilibrio tra vita privata e professionale. Di conseguenza il benefit aziendale non è più un accessorio, ma uno strumento strategico per creare valore condiviso, rafforzare la cultura organizzativa e costruire relazioni di fiducia. Da questa consapevolezza nasce il primo Richmond Welfare & wellbeing forum: un appuntamento nuovo per il panorama italiano, pensato per offrire strumenti di riflessione e orientamento sul futuro del welfare aziendale”.