Workplace by Facebook: il social network per le aziende

La comunicazione in azienda spesso rischia di diventare complessa e molte imprese stanno valutando da tempo soluzioni in grado di snellire i flussi di informazione tra dipendenti e responsabili. Accanto a sistemi interni per l’organizzazione delle conversazioni in ambito lavorativo, si sono sviluppate startup e nuove funzionalità di strumenti già esistenti. La principale novità in questo campo è l’introduzione di Workplace, il social network lanciato il mese scorso da Facebook per organizzare il lavoro in ambito aziendale, offrendo agli impiegati strumenti simili a quelli classici del social network più utilizzato al mondo.

Con quale fine? Quello di creare un social network per aziende di piccole e grandi dimensioni, in grado di sostituire le soluzioni interne che già molte imprese adottano per mantenere i contatti tra i loro dipendenti. In questo modo è possibile colmare il gap nel mercato tra le aziende e coloro i quali, non lavorando in ufficio o alla scrivania, non hanno accesso agli strumenti di lavoro tradizionali.

Lavorare insieme e fare di più

È quanto promette il nuovo social network aziendale di Zuckerberg in grado di connettere agevolmente tutti i dipendenti e trasformare le idee in azioni con gruppi di discussione, News Feed personalizzato, chiamate audio e video. Dopo una sperimentazione durata quasi due anni con un numero limitato di società, l’iniziativa era stata lanciata come “Facebook at Work” poi diventata Workplace per distinguere al meglio lo strumento rispetto ai servizi offerti dal colosso mondiale. Un periodo di tempo giustificato proprio dal fatto che il social network aziendale rappresenta un’entità nuova e completamente separata da Facebook, pur avendo caratteristiche e funzionalità comuni.

Workplace vs Facebook

Stessa possibilità di pubblicare post, condividere commenti, seguire la bacheca di altri utenti. Cosa cambia allora? Il sistema è ad uso esclusivo delle persone che lavorano in un’azienda, che potrà disporre di uno strumento personalizzato. Oltre a trasmettere video in diretta, caricare immagini, partecipare a videoconferenze e scriversi in chat di gruppo, Workplace consente di condividere documenti e file di vario tipo, semplificando attività che spesso sono ancora affidate alle tradizionali email. Workplace utilizza le funzioni di base di Facebook, come il News Feed, o la possibilità di creare e condividere nei Gruppi o via chat, i Live, le Reactions, la Ricerca e i Trending post, ma prevede anche delle funzioni esclusive come un pannello con strumenti di analisi e integrazioni con autenticazione unica. Workplace prevede inoltre identity provider che permettono alle aziende di integrare ancora più facilmente Workplace ai loro sistemi IT esistenti e presto saranno disponibili anche i gruppi multi-aziendali, spazi condivisi che consentono ai dipendenti di diverse organizzazioni di lavorare insieme. Il settore è in ampia espansione: accanto ad alcune startup come Slack – l’app di messaggistica per il lavoro che punta a rendere più efficienti le attività di routine sul posto di lavoro, come le relazioni di spesa, la selezione del personale e la valutazione dei risultati – anche altri colossi stanno investendo sulla produttività in azienda. Ne sono un esempio Microsoft, che sta estendendo le funzionalità del suo Skype per renderlo più adatto a gestire le comunicazioni nelle imprese e Google che ha rinnovato la sua offerta, concentrandosi sulle applicazioni per preparare documenti e fogli di calcolo, da condividere con i colleghi. A differenza dei suoi competitor, Workplace non prevede che le aziende debbano sostenere un costo per ogni singolo account attivato, una soluzione che può arrivare ad essere molto dispendiosa. Il social network aziendale di Facebook ha pensato ad un’offerta che prevede un costo solo per gli utenti attivi almeno una volta al mese (per cui le aziende pagano solo per quello che effettivamente utilizzano)  in quanto spesso ci sono intere categorie di impiegati che usano molto di rado gli strumenti social che hanno a disposizione. Ogni utente attivo al mese costa 3 dollari fino a 1.000 utenti, 2 dollari fino a 10mila utenti e infine a 1 dollaro oltre i 10mila utenti. Per i primi tempi di attivazione, l’obiettivo di Workplace è mantenere il servizio il più semplice e lineare possibile per abituare gli utenti, sfruttando la familiarità che hanno già con Facebook.

Tante le aziende che lo hanno scelto

Tra le grandi imprese e multinazionali che hanno già adottato Workplace figurano la Royal Bank of Scotland che conta più di 100mila dipendenti, la multinazionale Danone con i suoi 100mila impiegati, la catena di caffetterie Starbucks con quasi 240mila dipendenti e il servizio per le prenotazioni online di alberghi Booking.com, in rapida crescita e con oltre 13mila dipendenti. Workplace permette di estendere la dimensione di ogni social network aziendale senza particolari limiti, alleggerendo il carico di lavoro per le aziende che decidono di abbandonare il loro sistema interno di conversazione digitale e organizzazione del lavoro.

 

Tratto da Uomo&Manager di Novembre 2016